SoftBank ha venduto $550 milioni di debito di WeWork. Si tratta di una parte del pacchetto di salvataggio da $ 2,2 miliardi concesso dalla banca di investimento giapponese alla società di coworking statunitense nel 2019. Il debito prevedeva una cedola del 5% e sarebbe scaduto nel luglio del 2025. Continua così la telenovela di una delle più discusse società nel campo della sharing economy.

Il prezzo basso ha spinto il rendimento delle obbligazioni al 9,75 per cento, al di sopra del rendimento del debito esistente di WeWork, il che ha sottolineato la scarsa accoglienza degli investitori per i titoli della neo quotata WeWork tramite la fusione con la spac BowX Acquisition Corp.

La vendita ha, però, messo sotto pressione gli altri debiti della società di coworking. Ad esempio, il titolo in scadenza nel 2025 con una cedola del 7,875% è sceso da 98 centesimi di dollaro a 95 centesimi nell’ultimo mese.

L’agenzia di rating Fitch ha assegnato alle obbligazioni una valutazione bassa di tripla C meno.

Masayoshi Son, fondatore di SoftBank, aveva investito diversi miliardi di dollari nella società leader mondiale del coworking. L’investimento, però, ha causato grosse perdite al gruppo giapponese a causa del crollo della sua valutazione. SoftBank ha infine fornito capitale di salvataggio a WeWork sotto forma di linee di credito e nuovo debito.

Secondo Kevin McNeil, analista di Fitch rimane un alto grado di incertezza nel settore del coworking causato dal Covid-19 e gli shock esogeni, inclusa la variante in evoluzione del coronavirus di Omicron. Da questo punto di vista WeWork richiederebbe ulteriori fonti di liquidità se il mercato degli uffici rimanesse depresso per un periodo prolungato.

 

 

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