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Robotaxi in Cina. Una realtà sempre più vicina

Continuano i test per i robotaxi in Cina nelle principali città della Cina. Nelle città denominate città di primo livello come ad esempio Pechino e Shanghai siamo a un livello di sperimentazione avanzata per ciò che concerne il servizio di taxi senza conducente. La fase di test, preannuncia quello che sarà la rivoluzione della mobilità cittadina del futuro.

I numeri di McKinsey & Company mostrano che, in meno di dieci anni, si prevede che i robotaxi in Cina serviranno tra un quinto e un quarto di tutti i chilometri che i passeggeri percorrono in mobilità condivisa in quelle città.

La prevista espansione della quota di mercato dei robotaxi andrà a drenare quote dal ride-hailing e dal ride-sharing e noleggio auto. Tuttavia, nel crescente mercato cinese, c’è molto spazio in quanto si prevede che i chilometri di passeggeri in mobilità condivisa passeranno da 177 miliardi nel 2020 a circa 450 miliardi entro il 2030.

In tutta la Cina, si prevede che i robotaxi detengano allo stesso tempo una quota di mercato di circa il 5% dei chilometri di mobilità condivisa. Naturalmente, i giganti della tecnologia cinese vogliono un pezzo del nuovo segmento.

 

La internet company  Baidu si è buttata nel settore costruendo auto autonome in collaborazione con dei suoi partner commerciali.  Allo stato attuale, si è impegnata a costruire 1.000 veicoli senza conducente nei prossimi tre anni.

Altro gigante tech a buttarsi in questo business è Didi Chuxing, una sorta di Uber cinese.  Didi sta testando i suoi taxi senza conducente. La società di ride-hailing schiererà, infatti,  30 robotaxi nel distretto di Jiading a Shanghai.

Guangzhou, un’altra città cinese di primo livello, nel frattempo è il banco di prova per le flotte di robotaxi delle startup WeRide, che collabora con Nissan, e Pony.ai.

Anche l’americana AutoX si propone come uno degli attori più promettenti del mercato cinese. AutoX ha finora attirato 160 milioni di dollari di venture funding.  Tra i suoi sostenitori ci sono i principali OEM cinesi Dongfeng e Alibaba. Vanta anche accordi di partnership con Dongfeng e Fiat Chrysler, che ora fa parte di Stellantis.

AutoX opera in diverse città, inclusa Shanghai, dove ha 100 AV in circolazione. AutoX si sta concentrando sui servizi di robotaxi e sta collaborando con diversi operatori di taxi. Nell’aprile 2020, AutoX ha aperto un centro operativo robotaxi a Shanghai per gestire i dati delle sue operazioni AV.

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