Il 2018 del Bike sharing in Italia presenta un settore in evoluzione. Diminuiscono le flotte aumentano i noleggi.
Il 2018 del Bike sharing in Italia presenta un settore in evoluzione. Leggendo i dati dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility il 2018 è stato un anno comunque positivo dopo il boom del 2017.
Il 2017 aveva registrato un vero e proprio boom in termini di flotta. Erano, difatti, aumentate del 147% per merito dell’ingresso sul mercato italiano degli operatori free floating (noleggi privi di stalli per il ritiro e la riconsegna) cinesi di Mobike, Ofo e Obike. Il 2018 del bike sharing in Italia, invece, si è contraddistinto per una leggera contrazione della flotta, a causa proprio del ritiro o del fallimento di alcuni operatori free floating come nel caso di Obike. La flotta è passata dai circa 40000 del 2017 a circa 35000 nel 2018.
Il 2018 del Bike sharing in Italia: crescono i noleggi
Malgrado la contrazione della flotta, sono aumentati i numeri di noleggi/anno. Secondo le città campione di Milano, Torino e Bergamo, oltrepassano la soglia dei 9 milioni. Il noleggio free floating acquista posizioni rispetto allo station based (ritiro e riconsegna presso gli appositi stalli) passando dal 33% del totale nel 2017, al 50% del totale nel 2018. Viceversa lo station based registra una contrazione del 15%.
A un primo sguardo il dato potrebbe portarci a concludere che la formula del free floating sia preferita a quella dello station based. Ma a un secondo sguardo, più attento, scopriamo che il numero degli iscritti allo station based, delle suddette città campione, è aumentato. A dimostrazione che al momento il free floating va a integrare la formula dello station based, offrendo un ventaglio di soluzioni diverse all’utente.
Il free floating è un servizio che spesso viene criticato per colpa della negligenza degli utenti che spesso lasciano le biciclette in giro in maniera selvaggia. In Cina, dove è nato, non sono mancati i detrattori del servizio che lamentano marciapiedi e strade invase da biciclette. In Italia, però sta crescendo in maniera piuttosto ordinata. Sono aumentati i comuni che adottano questa tipologia di servizio. Nel 2017 erano 7, nel 2018 sono passate a 8 e infine nel 2019 a 10.
In particolare è la cinese Mobike a svolgere un ruolo di apripista presso le città medio piccole come Pesaro, Reggio Emilia e Mantova. Complice la gestione dell’attività italiana di Mobike da parte della milanese Idri bk che, addirittura, dal Novembre 2019 ne ha rilevato l’attività per tutto il Sud Europa.