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Home Sharing. Rimbalzo delle prenotazioni del 127%

Rimbalzo delle prenotazioni del 127% per il mercato globale dell’Home Sharing. Analisi di Airdna su uno dei settori maggiormente colpiti dal Covid-19.

Cos’è successo al mondo dell’Home Sharing durante il Covid-19? Il tanto atteso rimbalzo nelle prenotazioni è già avvenuto? Per rispondere a queste e altre domande Airdna ha analizzato il flusso di prenotazioni dell’Home Sharing a livello mondiale. Il report analizza la dinamica delle nuove prenotazioni su scala settimanale per il periodo di riferimento che va dal 2 Febbraio 2020 al 17 Maggio 2020. Dal report risulta un boom del 127% nelle ultime 6 settimane. Il grafico sottostante mostra l’andamento su scala settimanale delle nuove prenotazioni.

 

In quali paesi c’è il rimbalzo maggiore?

 

La situazione è piuttosto diversificata da paese a paese. Un po’ dipende da come ciascun paese ha affrontato la crisi del Covid-19 e un po’ perchè al momento mancano dei protocolli internazionali di salute e sicurezza.

La Nuova Zelanda, in questa speciale classifica, guida la ripresa con un +465% nelle ultime 6 settimane. A seguire Germania +367%, USA + 202%, Francia +200% e Australia +189%.

 

In Italia?

 

Il grafico mostra una situazione che per l’Italia è stata meno altalenante rispetto a quella francese ma, considerando l’avvio ormai prossimo della stagione estiva, non si registra un rimbalzo delle prenotazioni significativo. Tornano a crescere, ma in misura più lieve rispetto a quanto avviene in Francia o in Germania.

Il discorso però cambia se si analizza più in dettaglio le città di destinazione. Nella Top 10 delle città europee, 5 sono italiane. L’analisi compara le nuove prenotazioni della scorsa settimana con quelle del 30 Marzo. In questo caso, notiamo come il rimbalzo delle prenotazioni avviene più prontamente nelle città italiane che non nel paese in generale.  Va anche detto che probabilmente il flusso di prenotazioni, delle ultime sei settimane, potrebbe provenire da utenti dello stesso paese di origine per effetto delle regole stringenti sui viaggi internazionali, cambiando de facto le dinamiche turistiche.

 

Distanza media percorsa verso una determinata destinazione

 

Ad avvalorare la tesi per cui il flusso di prenotazioni sia fortemente condizionato da un netto calo dei viaggi internazionali, c’è un dato piuttosto interessante calcolato da Airdna. La distanza media percorsa verso una determinata destinazione è diminuita del 74% per le 40 città statunitensi ed europee oggetto dello studio.

Nel grafico sottostante viene riportato da quanto lontano proviene mediamente un utente che decide di soggiornare in una determinata città.

 

 

Come si può notare facilmente, le città più vulnerabili all’attuale situazione di chiusura, sono Roma, Parigi e Dublino, nonché New York e Boston negli USA.

Si tratta di una tendenza che era già piuttosto facile da intuire durante l’emergenza. I primi dati dimostrano effettivamente un cambiamento dell’utenza media. Il turista o il viaggiatore, in virtù delle restrizioni vigenti, rivolge la sua attenzione a destinazioni più facili da raggiungere, magari con mezzi propri. Città che godevano di un flusso turistico internazionale si trovano ora a interloquire più marcatamente col mercato domestico.

In sintesi. Il report di Airdna ci mostra una ripresa a livello globale, con un forte rimbalzo delle prenotazioni, ma con delle differenze. Mentre alcune destinazioni vedono curve di recupero a V, altre sono ancora in una fase di stallo. Il motivo? Il grado di dipendenza di una destinazione dai viaggi internazionali e le nuove dinamiche del turismo drive-to.

 

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