Italia regina d’Europa per numero di servizi attivi! Breve analisi dello stato di salute del bike sharing in Italia secondo i numeri dell’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility.

Il bike sharing in Italia registra una crescita della flotta del 147%. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility l’Italia coi suoi 265 comuni ed altri enti territoriali è il paese con la diffusione più alta in Europa in termini di servizi attivi.

 

Flotta più che raddoppiata

 

L’aumento del 147% porta a una flotta di 39.500 bici. Un risultato raggiunto grazie anche all’ingresso dei big mondiali del bike sharing come Mobike, Ofo e Obike.  Con le loro 22.800 biciclette hanno importato il modello del free floating in alcune medio grandi città italiane, soprattutto Milano,Roma, Torino, Firenze.

 

 

A febbraio di quest’anno, aveva fatto piuttosto clamore la notizia del ritiro dall’Europa di GoBee Bike per i troppi atti di vandalismo subiti. Al contrario dell’azienda di Hong Kong, si sono comportati gli altri big del settore che hanno deciso di investire massicciamente in Italia portando quindi la novità del free floating. Con questo termine indichiamo la possibilità di noleggiare le bici senza doverle ritirare o riconsegnare negli appositi stalli.  Questo sistema, in Cina, ha raggiunto un successo enorme, creando però alcuni problemi per la troppa negligenza dei guidatori, come avevamo già visto l’anno scorso.

Gli altri operatori sono legati invece al modello station based, cioè la bici va ritirata e riconsegnata nell’apposito stallo. Rispetto ai big stranieri, sono maggiormente presenti sul territorio nazionale, costituendo una rete piuttosto capillare.

Sono:

  • Bicincittà presente in 121 comuni con 7.056 biciclette e 1.535 stazioni;
  • Clear Channel presente a Milano e Verona con 4.900 biciclette circa e 305 stazioni;
  • Ecospazio presente in 89 comuni con 1.034 biciclette e 135 stazioni;
  • TMR s.r.l., presente a Palermo e in altri 16 comuni con 659 biciclette;

 

 

 

Diffusione sul territorio

 

Se guardiamo al numero di comuni con almeno un servizio attivo di bike sharing, vediamo come la sua diffusione sia in larga parte presente nel Nord Italia con una quota del 59%, a seguire il Sud Italia con una quota del 28% e infine il Centro con una quota del 13%.

Se guardiamo al confronto anno su anno constatiamo come, invece, poco nulla sia cambiato se non che il Sud abbia rosicchiato qual cosetta al Nord.

 

Analizzando, invece, la distribuzione della flotta di biciclette sul territorio italiano vediamo come l’ingresso del free floating abbia notevolmente avvantaggiato il Centro Italia. La sua quota biciclette passa da 9%17%.  In buona parte è dovuto alla scelta delle aziende del free floating di concentrare i loro servizi principalmente su 4 città: Milano, Torino, Firenze, Roma.

 

 

I servizi attivi crescono del 10%

 

Il numero dei servizi attivi di bike sharing in Italia cresce di 25 unità. Passa da 261  a 286 unità. Il numero cresce quindi del 10% circa contro il +40% registrato nell’anno precedente. Questo rallentamento della crescita in buona parte è dovuto all’ingresso del free floating ad opera di Mobike, Ofo e Obike che, a fronte di una flotta di 22.840 bici necessitano appena di 9 stazioni.

 

 

Station Based o Free Floating ?

 

Arrivati a questo punto la visione dualistica delle cose ci pone un interrogativo. Quale sistema ha più successo? Quello tradizionale del Station Based o il Free Floating? I dati del 2017 sembrano dirci entrambi.

 

 

Se guardiamo i km percorsi per noleggio, i valori relativi al Station Based sono praticamente il doppio a quelli del Free Floating. Questo dato sta a indicare come lo Station Based sia utilizzato per le tratte più lunghe mentre il Free Floating per gli spostamenti brevi.

Se il Free Floating è preferito per le tratte brevi si potrebbe immaginare che abbia una frequenza di utilizzo maggiore. I numeri dicono il contrario. Il numero di noleggi giornalieri per bicicletta,infatti, rimane più alto nel caso dello Station Based anche se con un rapporto inferiore alla tabella dei km percorsi per noleggio.

La densità di bici per Kmq riflette la scelta dei big cinesi di investire principalmente in 4 aree metropolitane. Per cui vediamo come il valore del Free Floating sia circa tre volte superiore a quello dello Station Based nei centri con popolazione superiore ai 250.000 abitanti.  In tal senso è ancor più significativo confrontare la densità fra le due tipologie di città. Se con lo Station Based la densità nei grossi centri urbani è circa 5 volte superiore a quella dei piccoli, con il Free Floating il rapporto sale addirittura a 7 a 1.

In definitiva, allo stato attuale, potremmo dire il Free Floating e lo Station Based sembrano in grado di convivere senza rubarsi a vicenda le quote di mercato, probabilmente perché rispondo a necessità diverse di servizio.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *