Malgrado siamo nell’era dell’AI il baratto ritorna a dire la sua, cambia vestito e si fa chiamare Baratto 2.0. Ovviamente si inserisce in un contesto molto più ampio, quello della Sharing Economy. Non si tratta più del semplice baratto di beni materiali e non è da confondere con i sistemi di Sharing Economy senza app. Si tratta di un sistema di scambio evoluto e interconnesso, che sfrutta le potenzialità del digitale per facilitare l’incontro tra domanda e offerta.
Baratto 2.0: le nuove forme di scambio
Esistono oltre 1000 piattaforme online di baratto in tutto il mondo. Ma non esiste solo l’online, il Baratto 2.0 si declina in diverse forme, tutte accomunate dall’idea di scambiare beni, servizi o competenze senza l’utilizzo di denaro.
Ecco alcuni esempi:
- Piattaforme online di baratto: siti web e app che mettono in contatto utenti che desiderano scambiare beni o servizi.
- Reti di baratto locali: gruppi di persone che si organizzano per scambiare beni e servizi all’interno della propria comunità.
- Sistemi di scambio basati su crediti virtuali: piattaforme che utilizzano un sistema di valuta virtuale per facilitare gli scambi.
I vantaggi del Baratto 2.0
Il Baratto 2.0 offre numerosi vantaggi:
- Risparmio economico: permette di ottenere beni e servizi senza dover spendere denaro.
- Sostenibilità ambientale: riduce il consumo di beni materiali e l’impatto ambientale.
- Creazione di relazioni: facilita la socializzazione e la creazione di nuove relazioni all’interno della comunità.
- Sviluppo di nuove competenze: offre l’opportunità di imparare nuove competenze e di scambiare conoscenze.
Quali tipologie di Baratto 2.0 esistono?
Esistono diverse tipologie di baratto. La piattaforma online di baratto più grande al mondo è BarterQuest, ha oltre 10 milioni di utenti in 150 paesi. Si può trovare qualsiasi tipologia di prodotto: auto, giochi, alcolici,… Se dovessimo sintetizzare le tipologie di prodotto più adatte al baratto online potremmo fornire schematizzarle come segue:
- Abbigliamento
- Elettronica
- Libri
- Servizi (ad esempio, babysitting, lezioni private, riparazioni)
Il Baratto nella Blockchain
Il Baratto avviene anche sulle piattaforme di blockchain. Ad esempio il portale Bartermachine che permette lo scambio di NFT ( non-fungible token) e FT (fungible token, criptovalute minabili). BarterMachine è uno scambio decentralizzato autonomo. Fornisce, inoltre, funzionalità come club che sono comunità e minatori di soluzioni basati su browser che consentono agli utenti di trovare soluzioni di baratto e inviarle per guadagnare token in eccesso come premi. BarterMachine è un sistema accademico/educativo proof-of-concept che è stato sviluppato per insegnare e sperimentare l’economia del baratto decentralizzata su blockchain.
Baratto 2.0: una sfida per la Sharing Economy
Il Baratto 2.0 rappresenta una sfida per la Sharing Economy tradizionale, basata principalmente sulla condivisione di beni e servizi a pagamento. Tuttavia, il baratto può anche essere visto come un’integrazione e un complemento alla Sharing Economy, offrendo una modalità di scambio alternativa e più accessibile a tutti.
Baratto 2.0: il futuro dello scambio
Il Baratto 2.0 è ancora un fenomeno in fase di sviluppo, ma ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui scambiamo beni e servizi. In un futuro in cui la condivisione e la collaborazione saranno sempre più importanti, il baratto potrebbe diventare una delle principali forme di scambio.
Esempi di Baratto 2.0 in Italia
In Italia, diverse realtà stanno già sperimentando il Baratto 2.0. Tra queste:
- Baratto.it: una piattaforma online di baratto con oltre 1 milione di utenti.
- Coseinutili.it: un sistema di scambio basato su crediti virtuali per la condivisione di competenze e servizi.
- Barattolibri: portale dedicato allo scambio di libri.
Il Baratto 2.0 è un fenomeno in crescita che rappresenta una nuova frontiera dello scambio nell’era digitale. Con i suoi numerosi vantaggi, il baratto ha il potenziale per diventare una delle principali forme di scambio del futuro, contribuendo a creare un’economia più sostenibile, collaborativa e inclusiva.