Secondo i dati del 19° rapporto ANIASA, realizzato in collaborazione con BAIN & Company, il 2019 è stato l’anno del consolidamento del Car Sharing in Italia. Se da un lato aumenta del 21% il numero degli iscritti, toccando quota 2,2 milioni, dall’altro diminuisce del 30% il numero degli utenti attivi, cioè quelli che hanno effettuato almeno un noleggio negli ultimi 6 mesi. Rimangono invece stabili il numero dei noleggi toccando quota 11.710.000 e il numero di veicoli in flotta 6300 veicoli.
Questi numeri ci dicono che il Car Sharing, pur essendo ancora un servizio giovane, si sta avviando verso una fase più matura di consolidamento. Coesistono ancora le due fasi di start up e di inizio di consolidamento. Infatti, se il numero dei noleggi è rimasto invariato a fronte di una diminuzione degli utenti attivi è perchè il servizio si sta consolidando attorno a un nucleo di utenti ormai fidelizzati. Cresce, infatti, del 44% in numero di noleggi per utente. Dall’altro lato vediamo ancora una fase tipica dei nuovi business e cioè un aumento dei nuovi utenti spinti dall’effetto novità e dalla curiosità di provare il nuovo servizio.
Cresce, invece, del 15% la durata media del noleggio, da 28 minuti medi a 32. Cresce anche la distanza media percorsa da 6,8 Km a 7,4 Km, segnando un +8%.
Le città dove il Car Sharing è maggiormente diffuso sono: Milano, Roma, Torino e Firenze. Milano si conferma la capitale della mobilità condivisa italiana con 6.150.000 contro i 3.230.000 della seconda, cioè Roma.
Chi è l’utente medio del Car Sharing?
L’utente medio del Car Sharing è maschio ed ha 35 anni. Il rapporto mostra come il Car Sharing venga maggiormente utilizzato da maschi che rappresentano il 65% degli utenti e la fascia d’età dove ha maggiormente successo è quella compresa tra i 26 e i 35 anni che, da soli, rappresentano il 32% degli utenti.
Il servizio è utilizzato uniformemente nei 7 giorni della settimana e normalmente raggiunge il suo picco massimo nella fascia oraria che va dalle 16 alle 19.
Secondo ANIASA il settore , nel 2020, ha scontato un brusco stop a causa dell’emergenza Covid-19. I noleggi sono diminuiti del 73% dei noleggi e il fatturato del 75%. I primi segnali su maggio sono timidamente positivi portando il settore a un livello del 50% della propria attività pre-Covid nelle principali città.