Il terzo trimestre 2022 dell’autonoleggio mostra un quadro a due velocità. Mentre il comparto del noleggio a lungo termine mostra una crescita del 6,11% quello a breve termine è in calo del 27,21%.
Secondo i dati Dataforce, nell’arco dei primi 9 mesi dell’anno le immatricolazioni nel noleggio a lungo termine sono aumentate del 6,11% rispetto allo stesso periodo del 2021. Una crescita per lo più realizzata nel terzo trimestre, in quanto nei primi sei mesi dell’anno le immatricolazioni erano in diminuzione del 5,71%.
Nel noleggio a breve termine, invece, continuiamo a vedere il segno meno, ma è ridotto rispetto a quanto visto nel primo semestre, si passa infatti da un -39,56% a un -25,77%.
Noleggio a Lungo Termine
Il terzo trimestre 2022 dell’autonoleggio a lungo termine vede quindi una crescita delle immatricolazioni del 6,11%. Una crescita che non è del tutto lineare tra i segmenti. Il segmento Top, formato per lo più dai grossi players (Arval, Sthlon, ALD, Leaseplan…) cresce del 9,05%. Il segmento Captive, quello delle società di autonoleggio dei produttori (Leasys, Volkswagen, Mercedes, Kinto…) invece è quasi ai livelli del 2021, con una leggera perdita dello 0,15%. Crescono molto bene anche gli altri segmenti, ma il peso dei segmenti Top e Captive rimane comunque significativo per l’intero comparto in quanto assieme rappresentano il 98% delle immatricolazioni.
Il noleggio a lungo termine inizia anche a essere la formula preferita per chi ha la necessità di passare dal veicolo a combustione al veicolo elettrico. Secondo le stime di ANIASA, nel noleggio a lungo termine le immatricolazioni di ibrido e elettrico son cresciute di 50000 unità andando quindi a modificare il prospetto del market share.
Noleggio a breve termine
Il terzo trimestre 2022 dell’autonoleggio a breve termine, invece, continua a vedere il segno meno. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, le immatricolazioni sono diminuite del 25,77%. Anche qui però, si vede un’inversione di tendenza nel corso del terzo trimestre. Se la perdita per i primi 6 mesi dell’anno era del 39,56%, nei primi 9 si riduce a -25,77%, indice che il terzo trimestre ha visto riprendere le immatricolazioni. Una buona inversione di tendenza che però deve attendere i dati del quarto trimestre per capire se si tratta solo di un evento sporadico legato alla stagionalità del periodo turistico.