Le relazioni sono importanti. Un’azienda di noleggio è un sistema complesso che se guardiamo più da vicino si poggia sulle relazioni. Relazioni esterne coi clienti, coi fornitori, con le istituzioni e relazioni interne tra colleghi e tra collaboratori e dirigenti. Nell’azienda c’è un continuo flusso di informazioni e le relazioni ne costituiscono il vettore principale. Nel 32° Congresso dei Noleggiatori, presso il Lingotto Fiere di Torino, si è risposto almeno a tre domande. Perché le relazioni sono importanti? Come costruire buone relazioni coi clienti? Come costruire buone relazioni coi collaboratori?
Il direttivo ASSODIMI ha aperto l’evento presentando gli sviluppi delle attività svolte dall’associazione nell’ultimo anno. Un periodo intenso che ha visto l’associazione impegnata nell’apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni per regolamentare il settore del noleggio e per creare un contratto collettivo nazionale del lavoro specifico per il settore.
Innovazione e cambiamento: oltre la tecnologia
Il professor Massimiano Bucchi, sociologo e professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, ha offerto una prospettiva illuminante sull’innovazione. Bucchi ha sfatato la retorica comune dell’innovazione, evidenziando come sia un processo ben più complesso di una semplice “nuova tecnologia”. Ha definito l’innovazione come “un processo collettivo e non lineare”, sottolineando che si tratta di un momento di cambiamento sociale e culturale.
Bucchi prosegue mostrando esempi di innovazione nell’ambito tecnologico come l’arrivo della macchina da scrivere, il monopattino, Spotify. Ma ci sono anche le innovazioni non tecnologiche nate da analisi, osservazioni e intuizioni come Fosbury che cambiò la tecnica del salto in alto e il medico Semmelweis che osservò che un gesto semplice come lavarsi le mani poteva salvare la vita di molte donne che morivano di sepsi puerperale.
Il noleggio in Europa: tendenze e sfide
Carole Bachmann, manager di ERA – European Rental Association, ha fornito una panoramica del settore del noleggio in Europa. Secondo Bachmann, il settore è in crescita e si sta diversificando, espandendosi oltre l’edilizia per abbracciare settori come l’industria e gli eventi fieristici. Ha evidenziato una crescente richiesta da parte dei clienti di un approccio esperienziale, che includa la gestione della flotta e le prenotazioni online.
Bachmann ha delineato quattro mega trend per i prossimi anni: economia circolare, urbanizzazione e infrastrutture, catene di approvvigionamento e incertezza economica. Per ciascuno di questi trend, il noleggio si presenta come una soluzione ottimale, dimostrando ancora una volta come le relazioni siano importanti per adattarsi e prosperare in un contesto in evoluzione.
Prospettive del mercato: incertezza e necessità di flessibilità
Il dialogo tra Sergio Piazza, vice presidente di ANCE, e Giorgio Marsiaj, past president dell’Unione industriali di Torino, ha messo in luce l’incertezza che domina le prospettive future di mercato. Marsiaj ha sottolineato la necessità di una politica industriale europea di ampio respiro, auspicando che le relazioni industriali si muovano verso il modello del Keiretsu giapponese, creando raggruppamenti di imprese che favoriscano l’internazionalizzazione e gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Piazza ha espresso dubbi sull’efficacia della patente a punti nel settore edile, sottolineando invece l’importanza della formazione continua per garantire la sicurezza sul lavoro. Questo dibattito ha evidenziato come le relazioni siano importanti non solo all’interno delle aziende, ma anche tra imprese e istituzioni per affrontare le sfide del settore.
I numeri del settore: incertezza e sfide
A fine mattinata, giusto per stuzzicare l’appetito, arriva l’attesissimo appuntamento con le statistiche e i numeri di Federico Della Puppa, responsabile analisi di Smartland e Centro Studi Assodimi.
Il quadro macroeconomico non è molto incoraggiante. Dopo un tre anni di crescita, l’economia italiana torna a essere quella con crescite delle zero virgola e il sentiment sta scendendo.
Il mercato delle costruzioni in Europa è fermo al palo, in Italia sembra invece dare segnali meno critici. Malgrado una diminuzione dei permessi per costruire la produzione rimane a livelli più alti dei periodi pre-covid. L’inflazione bassa, le previsioni delle imprese a tre mesi nel complesso positive e gli ultimi strascichi del PNRR aiutano a mantenere una visione positiva. Pesa, invece, il clima di incertezza geopolitica generale con due guerre in aree a noi vicine rendono quasi impossibile fare previsioni. Della Puppa afferma che allo stato attuale è possibile fare previsioni per un orizzonte temporale massimo di 2 mesi.
E in questo scenario di incertezza come va il noleggio? Il 2023 per poco non ha toccato i 3 miliardi di fatturato previsti l’anno scorso fermandosi a quota 2,92.
Dall’analisi dei bilanci di 1040 aziende del settore è risultato un ROE del 18,9 % e del 21,4 % dei soci Assodimi. Emerge un altro dato interessante, negli ultimi 3 anni (2021-2024) le aziende che sono cresciute di più sono quelle con fatturato da 1- a 2,5 milioni con +45,8% e quelle superiori a 2,5 milioni con 66,4%. Numeri che indicano un strutturazione del settore, le piccole aziende non hanno i mezzi per innovare e fare strategia.
Della Puppa sottolinea però un paio di punti critici. Negli ultimi 3 anni la crescita c’è stata, ma dal 2021 al 2023 l’andamento del ciclo commerciale, i giorni che intercorrono dalla data di pagamento del fornitore a quella di incasso del cliente, è peggiorato. Da 67 giorni si è passati a 79. Anche l’andamento del rapporto tra cash flow e oneri finanziari, la copertura degli oneri finanziari, è peggiorato. Dal 17,1% al 8,4%. Praticamente dimezzato.
A controbilanciare le due note dolenti, Della Puppa mostra, infine, un grafico che mette in relazione il valore aggiunto del noleggio con quello delle costruzioni negli ultimi 20 anni e che evidenzia un progressivo miglioramento del noleggio.
Le relazioni sono importanti. Ascoltare il cliente
Massimiliano Dona, avvocato e presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, ha sottolineato l’importanza cruciale dell’ascolto del cliente. Attraverso esempi di aziende di successo Dona ha illustrato come l’ascolto proattivo e compartecipe del consumatore sia fondamentale per il successo aziendale.
Netflix conosce così bene i suoi clienti da sapere in anticipo quali sono i loro gusti. Wallmart ha deciso di analizzare il comportamento dei suoi clienti di fronte agli scaffali. Nelle riunioni aziendali di Amazon c’è sempre una sedia vuota. quella sedia è dove si deve sedere il cliente perchè è lui che deve rimanere al centro di ogni singola decisione. Starbucks che per capire il comportamento dei consumatori permette ai clienti di sedersi anche senza consumare. Apple che con i suoi Apple Store ha aperto di fatto un luogo di ascolto che gli permette di capire cosa non funziona o come migliorare i loro prodotti.
Dona ha enfatizzato che “i mercati sono conversazioni” e che ogni divieto o cartello rappresenta un’interruzione del dialogo con il cliente. Ha evidenziato come le aziende di successo abbiano posto l’ascolto del cliente al centro del loro modello di business, dimostrando ancora una volta come le relazioni siano importanti per la crescita e l’innovazione.
Costruire relazioni solide con i collaboratori
Le relazioni sono importanti anche e soprattutto all’interno dell’azienda. A seguito del riscontro positivo della scorsa edizione, ritorna Debora De Nuzzo, mindset coach e consulente aziendale. L’anno scorso il suo speech verteva attorno alle tematiche relative a come trattenere i talenti in azienda e come approcciare con la Generazione Z. Quest’anno,invece, ha posto l’accento sull’importanza di creare ambienti di lavoro dove le persone possano esprimere il loro potenziale. Ha fornito tre ingredienti chiave per costruire buone relazioni:
- Collaborazione: basata sull’ascolto attivo e sul coinvolgimento dei collaboratori nella risoluzione dei problemi.
- Condivisione: non solo andare d’accordo, ma pensare insieme e avere una visione chiara degli obiettivi comuni.
- Crescita: le relazioni che funzionano sono quelle in cui si cresce reciprocamente, attraverso una formazione non solo tecnica ma anche umana.
Questo approccio sottolinea come le relazioni siano importanti non solo con i clienti, ma anche all’interno dell’organizzazione per creare un ambiente di lavoro produttivo e soddisfacente.
La Generazione Z nel mondo del lavoro
L’evento si è concluso con un intervento di Betty Pagnin, founder di BuddyJob, che ha discusso delle caratteristiche della Generazione Z nel contesto lavorativo. È emerso che questa generazione, abituata al real-time e alla trasparenza, richiede un approccio diverso nel reclutamento e nella gestione.
Pagnin ha sottolineato l’importanza di dare uno scopo chiaro e di essere trasparenti nelle opportunità di crescita offerte. Ha anche evidenziato la necessità per le aziende di essere presenti sui canali social, dato che i giovani raccolgono informazioni sulle potenziali aziende proprio attraverso questi mezzi.
Il Congresso ha evidenziato come il settore del noleggio sia in costante evoluzione, influenzato da fattori globali e da trend emergenti. L’importanza delle relazioni, sia con i clienti che con i collaboratori, è emersa come elemento chiave per il successo a lungo termine. Dalla necessità di ascoltare le esigenze dei consumatori alla costruzione di ambienti di lavoro stimolanti, il filo conduttore è stato proprio l’importanza di creare connessioni solide e durature.