Il 2021 è stato un anno formidabile per il noleggio. Molte sono però le alterazioni al mercato per cui: entusiasmo ma con i piedi per terra.
E’ vero il leitmotiv di quest’anno è: “tutti per uno, noleggio per tutti” ma la pancia sembra dirci “entusiasmo ma con i piedi per terra”. Quest’anno il 29° congresso Assodimi torna in versione live dopo quella virtuale del 2020. Per l’occasione è stata scelta la pittoresca location della Leopolda di Firenze.
Il tema di quest’anno è senz’ombra di dubbio quello del lavoro di squadra. Ma il sentimento che si avverte nelle parole e negli sguardi dei partecipanti è quello di chi ha vissuto un’annata positiva. E’ la pancia a parlare quest’anno. Un sentimento di gioia che arriva in modo inaspettato, dopo anni di tribolazioni e dopo un terribile 2020. Una gioia che porta però con se’ un misto di prudenza, come quando si pensa “bello, ma sta capitando a me?”. Ma è anche quella gioia del lavoratore che conosce la fatica e che sembra dire: “ok ci siamo spaccati la schiena, finalmente abbiamo raccolto qualcosa, ma non montiamoci la testa che il prossimo anno si riparte da zero”. Entusiasmo ma con i piedi per terra.
Presidenza Assodimi: un 2021 positivo
Ad aprire le danze, nel primo dei 4 blocchi, salgono sul palco i membri della presidenza Assodimi: il presidente Mauro Brunelli, il direttore Marco Prosperi e Lorenzo Moretti per la Comunicazione e Assistenza alla direzione. Il messaggio è positivo. L’associazione sta crescendo, il mercato del noleggio è estremamente interessante. C’è fermento ed entusiasmo. Al congresso sono presenti 470 partecipanti, 150 società di noleggio e 60 di prodotti e servizi. Il processo di digitalizzazione sta crescendo e sempre più l’associazione vuole portare il mondo del noleggio in mezzo alle nuove generazioni.
Ma pur guardando avanti, viene ricordato, che la normativa non ci aiuta. Non è possibile che nel 2021 si faccia ancora riferimento a una legge mercantile del ’42 e che ci sia ancora troppa confusione normativa su un settore che sta diventando strategico per il paese.
Locauto: clienti e dipendenti
A seguire l’intervento di Raffaella Tavazza, vice presidente del gruppo Locauto una delle aziende leader nel settore noleggio auto e furgoni e tra le più innovative in Italia.
Il suo speech pone l’accento sul lavoro di squadra e sulla capacità di pensare fuori dagli schemi. Due caratteristiche che sono state fondamentali per affrontare il periodo di lock down e cogliere le opportunità che il cambiamento in atto portava con sé.
Durante il lock down Locauto ha continuato a mettere al centro i clienti e dipendenti. Ha iniziato a costruire gruppi di lavoro in smart working che ascoltassero le esigenze dei clienti ed elaborassero nuove strategie. Sono nate così iniziative come lo smart check che ha reso fluida la procedura di consegna dei veicoli e azzerato le code e gli assembramenti allo sportello. E’ nata la formula “Bau the way” che permette al viaggiatore di portare con se il proprio cane e “Locauto Young” che permette ai neopatentati di noleggiare l’auto. E’ nato nel sociale il progetto Solemai in collaborazione con ActionAid per la lotta contro disparità di genere e violenza donne. Iniziative che toccano nuove nicchie di mercato che solo con l’ascolto attento si potevano raggiungere.
Potremmo quasi concludere che il primo lockdown abbia trasformato Locauto in una fabbrica di idee e progetti, ma Tavazza ci riporta coi piedi per terra ricordando che i veri attori dell’azienda sono i dipendenti e il lavoro di squadra.
Confindustria Federvarie: l’importanza dell’associazionismo
E’ il turno di Luca Businaro, presidente di Confindustria Federvarie, che con grande entusiasmo parla della manifattura italiana e delle sue potenzialità nel mondo.
Nel corso degli anni il sistema è cambiato e si è evoluto. Sono state raccolte sfide che sul lungo periodo sono state premianti. Alzare il livello qualitativo, lavorare in sicurezza, lavorare in modo organizzato, certificare il prodotto inizialmente sono stati dei costi che gravavano sull’attività imprenditoriale ma che, sul lungo periodo, hanno portano crescita.
Sono state delle sfide che però sono state vinte anche grazie allo spirito di squadra dell’associazione. Rubando una terminologia tipica del rugby Businaro ha detto: “bisogna spingere tutti insieme per raggiungere l’obiettivo”.
Carlo Cottarelli: fotografia della situazione economica italiana nel 2021
E’ il momento del direttore dell’Osservatorio sui CPI dell’università Cattolica di Milano, Carlo Cottarelli.
Il suo intervento è una fotografia di ciò che è stata e che è oggi la situazione economica italiana. Si parte dal Marzo 2020 con lo scoppio dell’epidemia Sars-Cov-2. Una situazione critica con i tassi che iniziavano a salire come nel 2011 e 2012. Una crisi evitata grazie a una marea di soldi arrivati dall’Unione europea.
Un paio di numeri per capire di cosa parliamo. Nel 2019 il deficit era di 28 miliardi. Nel 2020 è cresciuto addirittura a 160 miliardi. Dall’Europa sono arrivati nel 2020 175 miliardi più altri 20 da altre istituzioni europee, mentre l’Italia ne aveva bisogno, appunto, di 160.
Questo ha permesso allo Stato italiano di non avere problemi finanziari e che la caduta del PIL del 8,9 % sia stata più contenuta rispetto a quello di Spagna, Portogallo e Inghilterra.
Esiste però una grande incertezza a livello internazionale oltre alla situazione sanitaria: l’inflazione.
L’aumento dei prezzi è sotto gli occhi di tutti. Ha una serie di cause di cui la principale è lo spostamento della domanda di diverse categorie merceologiche dall’anno scorso su quest’anno. Un esempio è quello dei container, rimasti vuoti nel 2020 e che nel 2021 hanno raggiunto rapidamente il livello di saturazione con la ripartenza dei commerci.
Quando l’inflazione cresce di solito intervengono le banche centrali aumentando i tassi. A oggi le banche centrali non intervengono ancora perchè potrebbe essere prematuro e controproduttivo per i paesi con un debito alto, ma non possono nemmeno aspettare troppo perchè il rischio è che l’inflazione vada fuori controllo. Quello che è certo è che le politiche monetarie espansive di questi anni dovranno rallentare.
Intanto l’Italia quest’anno sta crescendo al 6,2%. Nel primo trimestre 2022 l’Italia dovrebbe tornare a un livello di produzione industriale sui livelli del 2019, pre-pandemia. Non è che prima del covid l’Italia brillasse per crescita. Anzi era ferma da 20 anni. La crescita è il tema centrale del Piano nazionale ripresa resilienza – PNRR preparato dal Governo. Il PNRR si sviluppa attorno a tre macro aree: investimenti pubblici, privati e capitale umano.
Per ciò che concerne gli investimenti pubblici, molti sono gli investimenti sul piano infrastrutturale. Sul piano degli investimenti privati l’obiettivo è di creare le condizioni per cui questi crescano. Le leve sono le solite: minor pressione fiscale, riforma e semplificazione della pubblica amministrazione, velocizzazione dei tempi della giustizia civile (in Germania un processo dura in media 2,5 anni contro i 7 italiani), concorrenza e agevolazioni per Industria 4.0. Sul capitale umano viene fatto notare che poco è stato, invece, fatto.
Pur giudicando positivo nel suo complesso il PNRR, Cottarelli fa notare che esistono però alcuni elementi di incertezza ossia a oggi il Governo opera con leggi delega che nel 2022 devono diventare legge e la durata del piano è di 5 anni mentre le elezioni saranno nel 2023. Quindi la domanda che sorge spontanea è: il piano continuerà a essere applicato?
Il noleggio come sta? I conti di Della Puppa.
E dopo la fotografia di Cottarelli sullo stato di salute dell’economia italiana è il momento di quella di Federico della Puppa di Smart Land sullo stato di salute del noleggio. E’ proprio il suo intervento che ci fa dire: entusiasmo ma con i piedi per terra.
Ovviamente si parte dall’analisi del mercato delle costruzioni. Per la prima volta il mercato delle costruzioni italiano cresce di più di quello europeo. Dopo anni di crescita bassissima o quasi inesistente assistiamo a un boom. Nel solo mese di Aprile la crescita in Europa è stata del + 40% mentre in Italia del +287% . Non era mai successo prima.
Ma cosa ha determinato questa crescita? Come abbiamo detto il flusso di denaro arrivato dall’Europa ha permesso che lo Stato sostenesse l’economia con incentivi come quello del 110%. Ma la grande novità che ha dato lo slancio ai lavori è stato, secondo Della Puppa, lo sconto in fattura.
Fattori utili per il settore ma che rischiano di creare pericolose deformazioni per cui malgrado l’annata positiva è bene che ci sia entusiasmo ma con i piedi per terra.
E il noleggio? Il noleggio cresce. Crescono valori come fatturato, il numero di imprese in utile e la redditività sul capitale proprio che raggiunge il 12%.
Ma siamo in un tempo drogato. Gli incentivi finiranno. Occorre prepararsi. Il tema non è quanto si è cresciti? Il tema è il come. Il sistema delle costruzioni italiano non è produttivo. Il 57% del tempo è sprecato in tempi morti come burocrazie o inefficienze varie.
Nel noleggio, ciò che deve far riflettere è che, malgrado un aumento del 36% del numero di imprese di noleggio tra il 2011 e il 2021, il 52% continua a fatturare meno di 250 mila euro. E’ un campanello di allarme, perchè in futuro il sistema di microimprese non sopravvivere ai cambiamenti che arriveranno.
Carlo Farina: “chi non va forte è quasi fermo”
Al pomeriggio è il turno dell’Ingegner Carlo Farina di Eco Certificazioni SPA. Assodimi ha voluto celebrare la carriera di Farina. Il suo motto è sempre stato: “chi non va forte è quasi fermo”.
L’ingegnere ha raccontato come come si può coniugare il saper fare imprenditoria al riuscire a creare un sano clima lavorativo. L’azienda fondata nel 1996 ha visto una crescita vertiginosa negli ultimi anni arrivando a un fatturato di 20 milioni di euro e a operare in diversi paesi nel mondo oltre che in ITalia.
Sostenibilità e noleggio
Sostenibilità e noleggio sono i temi trattati nel dibattito condotto da Costantino Radis con la partecipazione di Carole Bachmann per ERA-European Rental Association, Piero Petrucco per ANCE-Associazione nazionale costruttori edili, Corrado Sorrentino per UNACEA- Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments.
Carole Bachmann ha sottolineato l’importanza delle tecnologie dei macchinari e quindi la scelta anche dei noleggiatori di avere un parco macchine a basso impatto ambientale. In tal senso l’associazione ha creato uno strumento di calcolo delle emissioni di CO2 nei cantieri. In Europa diverse nazioni si stanno muovendo per migliorare l’impatto ambientale dei cantieri. Su tutte spiccano Olanda e Svezia o città come Olso, Londra, Copenaghen.
Per Piero Petrucco il tema della sostenibilità in Italia è partita con industria 4.0. La molla fiscale ha fatto conoscere a molti imprenditori i vantaggi che comportava un parco mezzi efficiente e a basso impatto ambientale.
Ma c’è un altro tema importante per Petrucco: il dato. La raccolta dati in cantiere è la nuova sfida ed un punto importante per capire dove si va a parare. In Italia non abbiamo ancora afferrato con consapevolezza questo tema mentre all’estero è già molto importante.
Corrado Sorrentino pone l’attenzione all’importanza del ritorno economico. Ogni innovazione tecnologica che arriva sul mercato comporta processi che durano anni. Se l’innovazione in termini di consumi e di efficienza comporta un reale vantaggio economico allora è il cliente stesso a richiederla. Il noleggio è quindi un ottimo strumento perchè col suo tasso di rotazione dei mezzi può offrire questo genere di vantaggi.
Il noleggio del futuro
E ora per spezzare il ritmo della giornata, Assodimi ha portato sul palco uno spettacolo teatrale dove si è immaginato il noleggio del futuro.
Gli attori in modo simpatico hanno illustrato alcune novità che presto potremmo vedere nell’attività quotidiana del noleggio. Un sistema di Intelligenza artificiale dove il cliente non deve più sprecare il suo tempo a cercare il mezzo. Sarà il sistema stesso a contattare il cliente e a consigliarlo al meglio.
Si è poi immaginato una formalizzazione del contratto semplice e veloce coadiuvata da strumenti come la firma digitale, il riconoscimento facciale e vocale. Gli stessi clienti potrebbero, inoltre, diventare hub di consegna e ritiro qualora i mezzi fossero sottoutilizzati. I fermi macchina sarebbero gestiti da remoto in modo da ridurre i tempi di attesa.
La gestione del personale addetto al noleggio potrebbe seguire parametri di gamification e i sistemi di pagamento adotterebbero le tecnologie più avanzate.
Andrea Lucchetta – perchè il gruppo è la chiave di volta?
A chiudere la giornata arriva Andrea Lucchetta, capitano della Nazionale di Pallavolo campione d’Europa nel 1989. Lucchetta ha portato la sua esperienza di pallavolista per ciò che concerne la gestione del gruppo e il lavoro di squadra.
Nella pallavolo viene chiesta una risposta veloce, un cambiamento di strategia veloce che si adatta ai nuovi scenari. Caratteristiche tipiche del mondo imprenditoriale.
E’ importante quindi allenarsi per trovarsi pronti nella fase di risposta. Ma spesso non basta. Chi glielo fa fare al giocatore di rischiare di ricevere la palla in modo diverso da come si è allenato? Di uscire dalla sua comfort zone? Lo spirito di squadra. E’ lo spirito di squadra che all’ultimo ti fa cambiare la strategia concordata con l’allenatore perchè in quel frangente la situazione è di nuovo cambiata.
E una volta che sei arrivato in cima cosa succede? Che ora sei nel mirino dei tuoi avversari. Il duro lavoro svolto sino ad ora non basta più. Devi ripartire da zero e continuare a lavorare altrimenti non sei più concorrenziale. Va bene l’entusiasmo ma con i piedi per terra.