Il 2018 del Car sharing in Italia è positivo. Il free floating è il più usato, lo station based è il più capillare sul territorio nazionale.

Il 2018 del Car sharing in Italia presenta un mercato in crescita. Infatti, leggendo i dati dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility  il 2018 è stato un anno positivo confermando il trend di crescita registrato nel 2017.

L’Osservatorio, nella sua analisi, ha suddiviso il car sharing in due raggruppamenti. Il car sharing station based e il free floating. Col car sharing station based la vettura può essere prenotata e viene ritirata e riconsegnata presso appositi stalli. Col car sharing free floating non esistono stalli, la vettura può essere rilasciata ovunque all’interno del perimetro urbano e può essere ritirata nel punto di rilascio dell’utente precedente e senza prenotazione.

 

Il 2018 del Car sharing station based

 

 

Il car sharing station based, pur essendo un modello più tradizionale e con numeri inferiore al free floating, continua a crescere.

Nel 2018 il numero degli iscritti è aumentato di circa 40.000 unità. Da 80.000 a quasi 120.000 segnando, quindi, una crescita del 50%. Il numero dei noleggi è passato da 220000 a 275000.  Alcuni operatori hanno addirittura raddoppiato i loro numeri di noleggi: Ubeego (Milano) + 80%, Bluetorino (Torino) +121% e Playcar (Cagliari) +70%. Nello specifico Bluetorino è il primo car sharing SB in Italia per numero di noleggi e Playcar è il primo per  numero auto su abitante.

La percentuale dei veicoli elettrici a batteria è salita dal 26% al 33% sottolineando quindi il contributo degli operatori alla diminuzione di CO2 nei centri urbani.

In generale tutto il comparto ha presentato performance positive ed a differenza del free floating è molto ben distribuito sul territorio nazionale in particolare al Sud. Si segnalano, infatti, nuove aperture a Napoli, Lecce, Messina, Reggio Calabria e Sassari.

 

Il 2018 del Car sharing free floating

 

 

Il car sharing free floating ha numeri decisamente superiori allo station based. Si parla infatti di 1.750.000 iscritti contro i 1.400.000 del 2018. Il numero dei noleggi è passato da poco più di 9 milioni nel 2017 a 12 milioni nel 2018 segnando +33%. Pur essendo piuttosto positivi i numeri del servizio, la nota dolente è che a seguito della chiusura di Enjoy a Catania nel 2019, il Sud Italia è privo di servizi free floating.

Le flotte sono per lo più concentrate nel Nord Italia e in particolare Milano e Torino. La percentuale dei veicoli elettrici a batteria è salita dal 24% al 26% confermando un ruolo importante verso l’elettrificazione del parco macchina nazionale.

Milano con i suoi 6 milioni di noleggi si conferma regina d’Italia e rappresenta da sola il 50% di tutti i noleggi del car sharing FF italiano.

 

Car sharing station based più capillare, Car sharing free floating più utilizzato

 

In conclusione il 2018 del Car sharing in Italia ci presenta una realtà consolidata e con i numeri in crescita. Il free floating sembra l’offerta più amata dagli utenti ma non ha una presenza capillare in tutto lo stivale come nel case dello station based che pur con flotta e numero di noleggi inferiore è presente in moltissime provincie italiane. Probabilmente il fenomeno si spiega per una differente modalità d’uso. Nei centri urbani con maggior concentrazione di spostamenti brevi e rapidi, come Milano e Roma, la soluzione ottimale è il free floating che permette un ricircolo continuo di noleggio e rilascio del veicolo fra gli utenti.  In provincia dove, invece, lo spostamento è più lungo che in città ed è spesso abbinato all’utilizzo di altri mezzi, come il treno, la soluzione ideale è lo station based che permette di prenotare con largo anticipo il veicolo.

 

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