In arrivo 1275 licenze per gli host Airbnb di Amsterdam. Rimane il limite di 30 giorni di affitto all’anno.

L’amministrazione comunale di Amsterdam ha rilasciato 1275 licenze per gli host Airbnb e in generale per chi vuole affittare le proprie abitazioni sugli appositi portali di Home Sharing.

Sin dal 1° Luglio infatti, i proprietari di casa devono avere un permesso per destinare i propri immobili agli affitti brevi e rimangono comunque restrizioni come un massimo di 30 giorni all’anno di noleggio. Il permesso deve essere richiesto solo una volta che c’è un potenziale inquilino.

Amsterdam per anni ha lottato per diversi anni con la pratica degli affitti brevi ed è ormai vietata in gran parte della città. In centro vige un rigoroso divieto agli affitti brevi ma anche in altri 3 distretti: Burgwallen-Oude Zijde, Burgwallen-Nieuwe Zijde e Grachtengordel-Zuid. Si tratta di un divieto che mette d’accordo un po’ tutta la città. Secondo un comunicato stampa emesso dal vicesindanco di Amsterdam, Laurens Ivens, circa il 75% dei cittadini è d’accordo con i divieti nei suddetti distretti.

Oltre a introdurre licenze per Airbnb, la città ha anche esteso 2.074 permessi per le attività di bed & breakfast. Per tutti coloro che infrangono le regole dettate dall’amministrazione comunale è prevista una multa di  € 20.750 per locazione illegale. Ma non è solo Amsterdam ad opporsi agli affitti brevi in Olanda. Infatti, le licenze di Amsterdam costano  € 45.  A Utrecht, dove i funzionari comunali stanno di fatto reprimendo il business degli affitti brevi, il costo è addirittura di € 1.279.

 

 Le parole di Airbnb

 

In una dichiarazione alla Lonely Planet, Airbnb ha affermato di essere “profondamente preoccupato che queste proposte siano illegali e violino i diritti fondamentali dei residenti locali“. “Airbnb ha introdotto nuovi ed efficaci strumenti per contrastare il rumore e il fastidio che sono già stati accolti con favore dall’assessore Ivens. Anche il governo nazionale è già vicino all’implementazione di nuove regole di condivisione della casa che hanno il sostegno di tutto il settore.” ha detto. “Restiamo ansiosi di lavorare con Amsterdam per supportare soluzioni a lungo termine sulla condivisione della casa, piuttosto che soluzioni a breve termine che creano confusione e danneggiano i residenti e le piccole imprese in questi tempi difficili“.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *